ma che bontà...ma che bontà.....

ma che cos'e' questa robina qua....diceva una canzone tanto tempo fa....e l'ho detto pure io...ieri sera quando a cena da amici ho assaporato un dolce buonissimo.....La Pavlova, quando la collega, amica l'ha portato in tavola ...ho esclamato...sarà "un dolce troppo dolce" insomma uno di quei dolci che dopo aver ingerito un semplice cucchiaino ti viene voglia di lasciarlo ... giacere nel piatto...ed invece....era buonissimo, tornata a casa mi sono subito messa a cercare....informazioni circa questo dolce....eccole gustiamole insieme...
La Pavlova è una ricetta tipica della cucina australiana, è un dolce buonissimo e leggero tipico sia dell'Australia che della Nuova Zelanda.  Questo dolce ha una bella storia, è stato inventato nel 1935, dallo Chef di un Hotel a Perth, in onore della ballerina Anna Pavlova, che ad oggi è considerata una delle più grandi ballerine del XX secolo. La Pavlova era magra, di aspetto delicato ed eterea. Il suo modo di danzare, rivoluzionò la danza del tempo, che si fondava su corpi muscolosi e prestanti. Le sue armoniche figure sul palcoscenico furono memorabili perche' con esse trasmetteva  leggerezza ed eleganza allo stato puro.

Lo Chef volle creare un dolce con la stessa leggerezza che era icona della famosa ballerina. Creò così una torta a base di meringa, che riuscì magicamente a cuocere mantenendola morbida.
Ma, nel 1982 la biografa di Anna Pavlova scrisse invece che fu uno chef di Wellington, in Nuova Zelanda, a dedicare, nel 1926 durante una tournée mondiale, il conteso dolce alla famosa ballerina... lo chef si ispirò al suo tutù, con la meringa e la panna, e le antiche rose centifolie, "cabbage roses", di seta verde, con i kiwi, allora conosciuti come Chinese Gooseberries!!! In effetti guardando i vecchi video dei suoi balletti e le foto, il suo tutù ricorda il famoso dolce.

Gli ingredienti possono variare in base ai gusti personali e alla stagione....una torta leggera e fresca, perfetta per finire un pranzo importante o per una festa o semplicemente per una serata tra amici..... Dato che non sono un ottima cuoca ....come già detto piu' volte....mi sà che dovro' trovare per forza la ricetta piu' semplice su internet ed applicarmi al massimo per provare ....a fare un ottima Pavlova e stupire una volta tanto il maritino....questo dolce è a base di meringa ed un ripieno di crema pasticcera, panna e frutta, come sapete, sicuramente meglio di me, i dolci a base di meringa non sono mai stati semplici, occorre un po' di esperienza ai fornelli....proprio quella che manca a me....
Questa penso sia perfetta! Ho trovato questa ricetta presa da Csaba dalla Zorza, (dal suo libro Summer Holidays edito da Feltrinelli) 

Per la meringa: 150 g. di albumi (circa 5 uova) 150 g. di zucchero semolato 150 g. di zucchero a velo
Mescolare lo zucchero semolato allo zucchero a velo, montare gli albumi con 3/4 dello zucchero, quando è il bianco montato a neve è ben fermo, circa 7 minuti, aggiungere l'ultimo quarto di zucchero con uno spargi zucchero, mescolare dolcemente con una spatola. In questo modo la meringa sarà ancora più lucida e compatta. Mettere il composto in una sac à poche con un'apertura di circa 2 cm e creare, su una teglia ricoperta da carta forno, 7/8 piccole meringhe a forma di nido con un buco al centro, oppure fare un'unica forma, anche se è meno pratica da servire... provate...
Infornare per 75 minuti a 100°.
Togliere dal forno e conservare in una scatola di latta se non si dovesse utilizzare subito.
Per la panna: 150 ml di panna liquida fresca q.b. zucchero a velo
Poco zucchero altrimenti diventa stucchevole,  Mettere in un contenitore di metallo la panna, riporla in freezer per 10 minuti, montare a neve.
Mettere nella meringa fredda, un piccolo strato di crema al suo interno, la panna e frutti di bosco a piacere, oppure cioccolato caldo amaro....

..... sento già il profumino in casa e speriamo ....bene, intanto vi lascio con alcune immagini del dolce, che anche esteticamente è bellissimo da vedere.... io vado ad infornare la mia Pavlova....



Kiss

Federica P.